Si possono verificare complicanze durante l’operazione, che possono riguardare la perforazione della membrana di Schneider che può aumentare il rischio di incorrere a sinusite post-operatoria, con possibilità di infezioni batteriche, la lacerazione, parziale o totale, della mucosa seno mascellare, la recisione delle anastomosi tra l’arteria alveolare posteriore-superiore e l’arteria infraorbitaria. Le complicanze post-operatorie invece possono riguardare: ematomi, edemi, sinusite.
Nel complesso, il rialzo di seno mascellare è un intervento di tipo invasivo, da classificare come tutti gli altri tipi di interventi con i loro rischi generici, che possono sfociare in complicanze di tipo emorragiche, infettive o legate all’anestesia. Si tratta di impiantare per aumentare la massa ossea della mascella superiore un osso artificiale che può essere sintetico o naturale. L’intervento è di tipo ambulatoriale, senza bisogno di un ricovero.
I rischi più elevati e che quindi hanno più controindicazioni, sono i pazienti malati di osteoporosi, di sinusiti acute o di cisti del seno mascellare. Complicanze possono averne anche pazienti con presenza di setti ossei che se danneggiati, possono provocare una sinusite.
Una complicanza che di frequente si può verificare è la recisione delle anastomosi tra l’arteria alveolare posteriore superiore e l’arteria infraorbitaria che può sviluppare un emoseno, cioè versamento di sangue nella zona sinusale del cranio, che di solito, con la contrazione reattiva del vaso reciso fa si che si ha l’interruzione del versamento del sangue.
Per evitare complicanze di ogni tipo sia in fase di operazione che post-operatorie, l’odontoiatra deve osservare e attuare i protocolli prima dell’intervento con la massima cura, per questo motivo, è bene rivolgersi a professionisti altamente qualificati.
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Lo spazzolino elettrico, come raccomandano i dentisti, deve essere un alleato quotidiano nell’igiene del cavo orale. In media, uno spazzolino elettrico aiuta a rimuovere il 7% in più della placca depositata sui denti dopo un pasto rispetto allo spazzolino manuale. Infatti, spazzolare in maniera corretta è fondamentale per mantenere in salute non solo i denti ma anche le gengive, per evitare di doversi recare spesso dal dentista.
La pulizia dei denti professionale è una procedura necessaria per chiunque, a prescindere dalla cura che si dedica giorno dopo giorno alla propria igiene orale. Questa, per quanto possa essere costante nel tempo ed eseguita in maniera ottimale, da sola non può essere sufficiente per prevenire il depositarsi della placca.
Una igiene orale corretta e soprattutto costante è la medicina migliore per attuare una buona prevenzione di tantissime patologie e problematiche che sono legate al cavo orale.
Quante volte vi è capitato di avere un mal di testa o un mal di schiena particolarmente forti e non riuscire a placarli con le medicine tradizionali? Quante volte avete avuto bisogno di lavare i denti con acqua tiepida perché se troppo calda o troppo fredda avrebbe dato fastidio i denti? Ebbene, anche se a prima vista non si direbbe, i due problemi hanno la stessa soluzione: andare da un dentista.
Il trigemino è un nervo cranico, il quinto per precisione, uno dei più grandi della testa, che purtroppo può essere colpito da una sindrome dolorosa, la nevralgia del trigemino, un disturbo molto doloroso che si presenta con episodi ripetuti spesso nell’arco della giornata e che possono durare a lungo così come per pochi secondi.
Con Parodontite, chiamata da molti Piorrea, s’intende una malattia dei denti simile ad un’infezione batterica, molto frequente nelle persone adulte e colpisce anche tessuti di supporto al dente stesso: ossa, legamenti parodontali ed il cemento radicolare. I medici usano molto il suffisso -ite per indicare qualsiasi termine anatomico, indica anche la presenza di un’infiammazione del tessuto oppure addirittura dell’organo a cui, il termine prima del suffisso, si riferisce.
Lo smalto dentale è ciò che ricopre tutti di denti, non è propriamente un tessuto quanto più un derivato tessutale che viene prodotto automaticamente dal nostro corpo durante l’amelogenesi da cellule.
Sapevate che le cellule che formano i denti cominciano ad operare fin durante la primissima parte della nostra vita embrionale? E’ a sette settimane dal concepimento che le cellule in questione cominciano a differenziarsi.