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I denti rappresentano tra gli elementi piú importanti del nostro corpo, in quanto ci permettono di triturare il cibo che si mangia e favorirne la digestione, ma anche, a livello estetico, soprattutto se ben curati, sono una sorta di biglietto da visita e facilitano i rapporti interpersonali. Pertanto, qualsiasi disturbo che li colpiscono potrebbe essere un problema sia funzionale che estetico per ognuno. Una situazione che potrebbe essere segnale di un eventuale problema si ha quando i denti si muovono.

Difatti, ricordiamo che un leggerissimo movimento dei denti è del tutto normale, in quanto questo rappresenta una sorta di sistema di ammortizzazione, che favorisce la masticazione e ne gestisce la pressione, limitando, d'altra parte, al massimo il pericolo di eventuali micro fratture dentali. Ben diversa è, invece, una mobilitá molto evidente ed accentuata. Ció potrebbe essere sintomo di qualche problema serio, come detto prima, appunto una malattia parodontale (di cui parleremo meglio in seguito) o di qualche altro genere, come ad esempio epulide o ascessi gengivali.

Può succedere di percepire la sensazione dei denti che si muovono o che oscillano sotto una piccola pressione della lingua o durante la masticazione del cibo; è vero che i denti che si muovono non hanno una posizione fissa così come l’osso, e anche se si presentano sotto una perfetta salute, si muovono, ma attenzione perché allo stesso tempo, sottovalutare la continua sensazione che i denti si muovono potrebbe portarvi ad incorrere in una patologia in quanto la mobilità dentale è la conseguenza della cosidetta malattia parodontale.

L’igiene orale al centro di ogni patologia

Nel momento in cui la mobilità dentale risulta leggera è normale in quanto è fisiologica, ma nel momento in cui le gengive risultano rosse e infiammate e i denti che si muovono in maniera molto percepibile, allora si è riscontrata la patologia della Paradontite. La paradontite, per l’appunto, è una vera e propria infiammazione polimicrobica che si sviluppa in modo completamente asintomatico, ecco il vero motivo per cui migliaia di persone sottovalutano la sensazione dei denti che si muovono.

La paradontite è un infiammazione cui il sintomo principale sono i denti che si muovono, le gengive rosse, irritate e sanguinanti. Tale infiammazione è dovuta prettamente da una scarsissima igiene dentale e quindi tartaro e placca non eliminati correttamente che generano delle tasche parodontali, quindi dei veri e propri scollamenti del margine gengivale. Se questa patologia non viene presa in tempo può sviluppare un infezione ancora più grave che porta alla scopertura dei “colletti dentali” e quindi al riassorbimento osseo e quindi alla perdita dei denti.

Denti che si muovono: in quanto tempo cadono? Le cause

E’ chiaro che trascurare l’igiene orale, o peggio ancora, la gengivite, può causare un abbassamento delle gengive stesse e quindi la formazione di queste particolari tasche parodontali, le cause principali sono in primis la scarsissima Igiene orale, seguono i pochissimi controlli di routine dal dentista, una pulizia errata, delle condizioni genetiche ereditarie e l’eccesso di fumo, di alcool.

Nel momento in cui il singolo dente comincia a perdere sostegno dal parodonto, comincerà a muoversi secondo tre principali gradi:

  • Grado 1, il dente, se sollecitato, si muove fino al massimo di un millimetro di oscillazione
  • Grado 2, anche qui se viene sollecitato si muoverà fino ai due millimetri di oscillazione
  • Grado 3, il dente presenterà dei movimenti anche di tipo verticale

E’ ovvio che con il terzo grado il dente perderà tutta la sua stabilità senza riuscire a svolgere al meglio le sue funzioni e purtroppo la conseguenza è la rimozione.

Vi possono essere anche ulteriori cause alla base del movimento anomalo di uno o piú denti. Non solo quindi abitudini igieniche o personali negative o malsane. In particolare, il problema di eventuali denti che si muovono puó essere dovuto ad un ascesso dentale (infezione acuta causata da una carie profonda non curata); alla malocclusione (quindi un danno di tipo meccanico, determinato  da un carico masticatorio non ben distribuito); a traumi dovuti a cadute o incidenti, che producono lesioni dentali di vario genere; ad apparecchi ortodontici installati temporaneamente.

Cure, rimedi della piorrea

Denti che si muovono

Molto spesso, quando la sensazione dei denti che si muovono è accentuata, vuol dire che la parodontite si trova già ad uno stadio molto avanzato; in questo caso i dentisti il più delle volte, suggeriscono di attendere che il dente caschi da solo oppure suggeriscono di procedere all’estrazione e, se si desidera, all’impianto dentale. Per raggirare il problema è bene sapere che esistono dei rimedi che permettono di prevenire tutto questo partendo dapprima che la patologia di sviluppi e quindi partendo a curare la gengivite e

Vediamo dunque alcuni interessantissimi rimedi e suggerimenti per trattare la Parodontite e prevenire così l’evenutale estrazione del dente ormai morto:

  • Almeno una volta all’anno è bene sottoporsi ad una visita medita odontoiatrica, ricordiamo infatti che la parodontite è una patologia che avanza silenziosamente e sicuramente un professionista come il dentista saprà rilevare subito il problema e prescrivervi subito il trattamento.
  • Uno spazzolino con setole morbide è un ottimo rimedio che non peggiora il caso di eventuali gengive infiammate, classico sintomo di una gengivite in corso.
  • Limitare tutte le sostanze irritanti e tossiche, come alcool e fumo ad esempio.
  • Utilizzare sempre un colluttorio ad azione antisettica ideale per alleviare il dolore causato dalla parodontite.
  • Lavarsi sempre dopo ogni pasto, ricordate di attendere almeno 30 minuti dopo aver mangiato.

La miglior cura per i denti che si muovono è la prevenzione!

Denti che si muovono

E’ ovvio che la miglior cura, anche quando si parla di denti, è la prevenzione! Prevenire la parodontite e quella terribile sensazione dei denti che si muovono è possibile! Basta seguire le classiche regole di una corretta igiene orale, come ad esempio lavare sempre i denti, almeno tre volte al giorno, dopo ogni pasto è il rimedio giusto che permette di prevenire la formazione di batteri nel cavo orale!

Andare dal dentista e sottoporsi ad una pulizia goni 6 o 12 mesi è essenziale per rimuovere correttamente la placca e il Tartaro, i pricipali responsabili della parodontite. Utilizzare gli strumenti messi a disposizione per migliorare la pulizia dei denti, come ad esempio il filo interdentale, necessario a rimuovere tartaro tra un dente e l’altro. Utilizzare il tempo necessario, almeno due minuti, a spazzolare i denti che si muovono è uno dei rimedi più utili alla prevenzione di patologie come appunto la piorrea o come la gengivite!

Se a tutto questo si aggiunge poi anche una corretta alimentazione, la probabilitá di avere problemi dentali si riduce ulteriormente. Infatti, l'assunzione di cibi ad elevato tasso di zuccheri protratta nel tempo e non accompagnata da un'attenta igiene orale, porta alla riduzione dello smalto dei denti e pertanto alla presenza e diffusione della carie, che a sua volta favorisce diverse problematiche, tra cui anche infiammazioni gengivali. Da limitare quindi sono le bibite gasate, succhi di frutta, caramelle e miele. Una piccola rinuncia per il benessere dei nostri denti.

Le cause più comuni della sensibilità dentale

Alcune persone soffrono di "denti sensibili", associati a stimoli dolorosi brevi e violenti, che spesso vengono quando cibi dolci o acidi, caldi o freddi, vanno in contatto con i denti sensibili. Tale sensibilità, è data dall'esposizione di quella parte morbida del dente che si trova al di sotto dello smalto e che prende il nome di "dentina".

Le cause di questi fastidi sono differenti, tra le più comuni troviamo uno spazzolamento troppo marcato e forte nel momento del lavaggio dei denti, o una pressione esercitata nella masticazione troppo forte.

Questo genere di problema, comunque, tende a colpire sia giovani che adulti, in una percentuale di una persona su tre, soprattutto di sesso femminile, con una leggera predisposizione nella fascia d'età tra i 30 ed i 50 anni. Solitamente si presenta con un fastidio che colpisce uno o più denti sensibili, di breve durata ma che può essere anche di una certa intensità.

Tale sensazione negativa può presentarsi con l'assunzione di cibi o bevande specifiche o assunte a temperatura particolare o durante l'utilizzo dello spazzolino o del filo interdentale o, ancora, quando la bocca e di conseguenza i denti sensibili sono colpiti da un getto d'aria. Se tali sensazioni persistono nel tempo, sono segnali quindi di una certa sensibilità dentale e che richiede almeno una visita odontoiatrica.

La dentina, principale responsabile della sensibilità, è formata da alcuni tubuli pieni di liquido, dove si trovano le terminazioni nervose; mangiare e bere cibo e bevande troppo caldi o freddi ad esempio, può causare lo spostamento del liquido contenuto nella dentina, il quale altro non fa che provocare una reazione nei confronti delle terminazioni nervose, che noi percepiamo come fastidio o dolore acuto.

Se la temperatura eccessivamente alta o bassa di ciò che mangiamo o beviamo può essere negativa, anche il tipo di cibo può influire. Infatti, alimenti con un livello di acidità elevato o troppo zuccherini producono un effetto nefasto (i primi usurano lo smalto, mentre i secondi favoriscono la carie, una delle possibili origini del problema). Al tempo stesso nocciole, noci, pistacchi o anche molluschi con guscio resistente possono invece provocare un'incrinatura dei denti sensibili e conseguente maggiore sensibilità degli stessi.

dolore causato dai denti sensibili

Come accennato, tra le cause più comuni che scaturiscono i denti sensibili, troviamo uno spazzolamento troppo forte e vigoroso, il quale unito ad uno spazzolino dalle setole dure, provoca l'usura dello smalto dentale e una recessione gengivale con la conseguente esposizione della dentina. Un'altra causa molto comune è la masticazione o il digrignamento dentale che spesso avviene di notte e che appunto provoca l'esposizione della dentina.

Nel caso della recessione gengivale, tuttavia questa può essere dovuta anche ad un'infiammazione appunto delle gengive e quindi ad una malattia parodontale in atto e che si può fronteggiare con specifici trattamenti ed azioni. Per quanto concerne invece il digrignamento dei denti sensibili o bruxismo, esso tende ad erodere man mano lo smalto della dentatura e quindi, come detto, ad esporre la dentina, con effetti negativi sulla sensibilità del cavo orale.    

Altre possibile cause

Possibili cause possono essere:

  • Dentifrici con sostanze abrasive, come quelli sbiancanti;
  • Scorretto utilizzo del filo interdentale;
  • Acidi gastrici in pazienti con reflusso gastrico;
  • Cibi e bevande acide;
  • Igiene orale scarsa con conseguente infiammazione gengivale;

I motivi sopra elencati possono portare ad un assottigliamento dello smalto dentale, quest'ultimo è un tessuto molto resistente e mineralizzato con lo scopo principale di proteggere il dente da tutte le possibili aggressioni esterne.

 denti sensibili

E' importante sapere come si deve lavare la dentatura per proteggere lo smalto che tuttavia può essere eroso dagli acidi della placca batterica, da cibi particolarmente acidi o dall'utilizzo dello spazzolino in modo aggressivo.

Sotto lo smalto è presente la dentina, formata da un tessuto osseo abbastanza resistente, che ha il compito di proteggere la polpa dentale dalle variazioni di temperatura. Quindi, quando smalto e dentina si assottigliano, gli stimoli esterni (come cibo caldo o freddo, dolci o acidi ecc.), arrivano nello strato dentinale interno che riveste la polpa dentale, ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose. La dentina viene percorsa da tubuli miscroscopici che sono collegati alla parte pulpare, vitale e sensibile dove sono presenti delle terminazioni nervose che, se irritate, provocano dolore ed acuti fastidi.

Curare denti sensibili è possibile: si ai farmaci omeopatici? 

Il quotidiano utilizzo di colluttori e dentifrici contenenti Fluoro risulta molto utile per riuscire a migliorare la sensibilità della nostra bocca. Il fluoro di per sè, effettua un azione mineralizzante sullo smalto, associata ad un potere antiplacca e di conseguenza alla desensibilizzazione. Quindi, se si ha quotidianamente cura della propria bocca, effettuano lavaggi quotidiani con un dentrifricio al fluoro, quest'ultimo agirà positivamente sui denti sensibili, creando una sorta di pellicola protettiva, rimineralizzante e desensibilizzante che proteggerà ed intaserà i tubuli dentale esposti.

In ogni caso, se il fastidio permane, attraverso piccoli rimedi naturali e accorgimenti è possibile tuttavia riuscire ad affrontare il problema. Dapprima è bene praticare una corretta igiene orale, partendo dal corretto spazzolamento della dentatura fino ad arrivare all'utilizzo di un filo interdentale al fine di eliminare quanta più placca possibile e prevenire anche altri disturbi di tipologia differente, come ad esempio i disturbi parodontali, come la gengivite ecc.

 denti sensibili

Nel mercato è possibile trovare dentifrici appositamente pensati per bocche sensibili, i quali possiedono delle qualità in più rispetto i classici dentifrici da utilizzare con spazzolini dalle setole morbide e perché no, specifico per denti sensibili. E' preferibile utilizzare dei prodotti dell'igiene orale che contengono fluoro, come dentifrici e colluttori, ideali per rafforzare e per aiutare lo smalto dentale!

In effetti, unire l'uso di prodotti a base di fluoro o sostanze simili che non solo proteggono i denti sensibili, ma li fortificano pure, assieme ad una pulizia periodica, attenta e soprattutto delicata del cavo orale, magari effettuata con strumenti specifici, destinati proprio a quelle persone che soffrono di sensibilità dentale, permette a queste di ridurre gli effetti negativi di tale genere di problema fastidioso.

Immancabile l'appuntamento ogni sei mesi dal proprio dentista, al fine di effettuare un controllo di routine e così prevenire eventuali problemi di carie o quant'altro! Sicuramente l'igienista dentale, vi consiglierà di effettuare una professionale pulizia dei denti al fine di eliminare il tartaro o la placca più difficile da togliere con il semplice spazzolino. Se si soffre di dentatura sensibile è bene cominciare anche ad avere un occhio di riguardo anche per l'alimentazione: da evitare alimenti acidi che con il tempo possono compromettere lo smalto dentale!

Autore: Dottor Carnabuci

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Lo studio dentistico del Dott. Carnabuci è situato a Tor Tre Teste (Roma est), precisamente in via Francesco Tovaglieri, 387. Fondato nel 1990, vanta una lunga tradizione di eccellenza, avendo sempre puntato su professionalità, disponibilità e cortesia. Grazie a questi valori, il Dott. Carnabuci e il suo team hanno saputo costruire una solida reputazione.