Nel corso della vita di una persona, alcune volte si ha la fortuna di passare solo di rado dal dentista e magari soltanto per controlli periodici del proprio cavo orale. E spesso i dentisti, prima di intervenire sull'apparato dentale, devono effettuare controlli accurati di esso oppure ne devono conoscere bene le condizioni.
Tra questi controlli diagnostici, vi è il cosiddetto Dentalscan, in pratica una sorta di Tac del cavo orale di una persona. Questo genere di esame approfondito è utilizzato e diffuso negli studi o cliniche odontoiatriche, soprattutto in questi ultimi decenni, grazie ai passi avanti effettuati dagli strumenti tecnologici specifici in ambito medico-dentistico e che permettono una visione più accurata del cavo orale, al fine di effettuare interventi mirati e di assoluta efficacia. Scopriamo meglio cosa sia il dentalscan, come funzioni e in quali occasioni sia necessario ricorrervi.
Definito anche TC Cone Beam o TAC dentale (Tomografia Assiale Computerizzata) è un esame diagnostico effettuato con una strumentazione sofisticata e tecnologica che, attraverso l'emissione di raggi X a bassa intensità, fornisce immagini tridimensionali molto dettagliate del cavo orale in generale ed in particolare di ossa mascellari, della dentatura e dei tessuti molli circostanti, quali gengive e legamenti parodontali. Tutto ciò permette al dentista o al professionista di verificare lo stato di salute del cavo orale e l'eventuale presenza di problemi non riscontrati in precedenza.
La procedura seguita da un paziente per effettuare questo genere di controllo è molto semplice e veloce. In pratica, il soggetto viene fatto sedere su un sedile e gli viene fornito un cosiddetto distanziatore interdentario, cioè un piccolo strumento che gli permetta di tenere distanti le arcate dentali. Un macchinario a questo punto ruoterà, a velocità moderata, intorno alla sua testa, acquisendo su un computer delle immagini del cavo orale, impiegando dai 3 ai 5 secondi per ciascuna arcata.
Una volta raccolte tali immagini, queste verranno rielaborate su un monitor per una ricostruzione complessiva di tipo assiale e sagittale e che fornisca al dentista un quadro preciso e nitido dello stesso cavo orale. Naturalmente, così come per la TAC tradizionale, anche in questo caso il soggetto deve rimanere immobile e non muoversi durante la fase dell'acquisizione delle immagini, al fine di evitare che queste non siano nitide e quindi possano rivelarsi inutili per il professionista.
Questo esame tende ad essere effettuato principalmente in vista dell'inserimento di eventuali impianti dentali, al fine di verificare la condizione delle ossa su cui questi verranno innestati e soprattutto su quali intervenire, in caso di necessità. Naturalmente, le immagini delle condizioni del cavo orale permettono, inoltre, di verificare la presenza eventuale o fornire un più accurato controllo di infiammazioni, sinusiti mascellari o fistole, che non è stato possibile effettuare attraverso altri esami.
Il dentalscan, inoltre, può essere richiesto per indagare in maniera più approfondita su alcune anomalie dentali, quali ad esempio denti inclusi e sovraffollamento dentale e permette di avere una definizione dell'apparato orale ancora migliore della semplice e tradizionale radiografia. Inoltre, è utile in caso di problematiche inerenti la struttura mandibolare e l'apparato masticatorio, che potrebbero avere conseguenze negative sulla colonna vertebrale. Infine, esso può essere utilizzato dallo specialista otorinolaringoiatra in vista della ricostruzione dei seni paranasali di un individuo.
Per quanto riguarda eventuali rischi per la salute di una persona derivanti dall'esame in questione, in generale non se ne riscontrano. Tuttavia, per alcune tipologie di soggetti è consigliato di evitare di sottoporsi alla TAC dentale e cercare di effettuare altri tipi di controlli. Tali soggetti sono le donne in stato interessante ed i bambini. Nel primo caso, i raggi X, nonostante siano a basso dosaggio, potrebbero interferire con la gravidanza. Nel secondo caso, invece, spesso si vuole evitare che un bimbo possa effettuare tale esame, sostituendolo con un altro con dosaggio di raggi ancora minore.
Per ciò che concerne invece i costi di tale analisi dentale, questi naturalmente possono variare in base a diversi fattori. Innanzitutto, ad esempio, il tipo di laboratorio o centro dentistico a cui ci si rivolge. Quelli più rinomati e prestigiosi o dove vi sono i professionisti più accreditati, in genere, risultano essere anche quelli più dispendiosi. Altro elemento che può incidere sui costi dell'esame è il tipo di attrezzatura utilizzata. Infatti, migliore è la tecnologia o qualità di essa e maggiormente accurato sarà il risultato dell'analisi effettuata e quindi più alte le tariffe.
Ulteriore fattore che potrebbe influire sul costo di questa TAC dentale è l'area geografica di residenza. Infatti, le tariffe potrebbero variare se si abita in una città oppure in provincia o, ancora, da regione a regione. Detto questo, generalmente, il dentalscan non ha un costo elevato, infatti si aggira intorno ai 50 Euro per singola arcata. Tuttavia, come abbiamo detto, le tariffe potrebbero variare sensibilmente in base a vari fattori e quindi oltrepassare in maniera notevole anche il centinaio di Euro.
Comunque, in alcune regioni, questo genere di esame può essere effettuato anche a carico del Sistema Santario Regionale, tuttavia soltanto da soggetti specifici e che abbiano determinati requisiti particolari (ad esempio, siano ragazzi in età dello sviluppo) e dietro naturalmente prescrizione del medico di medicina generale oppure di quello specialista. Il tutto al fine di indagare e verificare, come detto, la presenza eventuale di malformazioni, lesioni o infiammazioni di varia natura.
Alla luce di quanto abbiamo detto finora, si può sostenere che effettuare un controllo della cavità orale col dentalscan è consigliato principalmente in presenza di problematiche importanti o comunque su cui si vuole indagare in maniera più approfondita, per evitare di fare ulteriori esami o addirittura interventi inutili e soprattutto particolarmente invasivi, a carico di un soggetto. Per problematiche di minima importanza, invece, si può tranquillamente fare affidamento su altri tipi di controlli.
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Lo spazzolino elettrico, come raccomandano i dentisti, deve essere un alleato quotidiano nell’igiene del cavo orale. In media, uno spazzolino elettrico aiuta a rimuovere il 7% in più della placca depositata sui denti dopo un pasto rispetto allo spazzolino manuale. Infatti, spazzolare in maniera corretta è fondamentale per mantenere in salute non solo i denti ma anche le gengive, per evitare di doversi recare spesso dal dentista.
La pulizia dei denti professionale è una procedura necessaria per chiunque, a prescindere dalla cura che si dedica giorno dopo giorno alla propria igiene orale. Questa, per quanto possa essere costante nel tempo ed eseguita in maniera ottimale, da sola non può essere sufficiente per prevenire il depositarsi della placca.
Una igiene orale corretta e soprattutto costante è la medicina migliore per attuare una buona prevenzione di tantissime patologie e problematiche che sono legate al cavo orale.
Quante volte vi è capitato di avere un mal di testa o un mal di schiena particolarmente forti e non riuscire a placarli con le medicine tradizionali? Quante volte avete avuto bisogno di lavare i denti con acqua tiepida perché se troppo calda o troppo fredda avrebbe dato fastidio i denti? Ebbene, anche se a prima vista non si direbbe, i due problemi hanno la stessa soluzione: andare da un dentista.
Non sempre i problemi legati ai denti si manifestano sotto forma di dolori acuti, mobilità dentale o fastidio gengivale. Esistono altre patologie che potrebbero causare danni molto gravi che se presi in tempo possono essere corretti o curati nella maniera corretta.
Chi soffre di gengivite sa bene che questa è una brutta infiammazione delle gengive che può causare un dolore molto forte che pare prenda tutta la bocca; la gengivite è infatti una forma di malattia paradentale, che comporta quindi l'infiammazione e l'infezione di tutti i tessuti che sostengono i denti e anche l'osso alveolare, provocando quindi il gonfiore delle gengive ed anche il loro sanguinamento.
E' capitato a tutti di dover passare qualche volta da uno specialista per poter effettuare non solo un semplice controllo, ma purtroppo per l'estrazione o la cura di un dente. Tuttavia, come ben sappiamo, i denti presenti nella nostra bocca sono diversi per tipologia e funzione. Come è possibile che questi professionisti possano ricordarsi quale sia quello da curare con certezza e senza possibilità di errore?
Lo smalto dentale è ciò che ricopre tutti di denti, non è propriamente un tessuto quanto più un derivato tessutale che viene prodotto automaticamente dal nostro corpo durante l’amelogenesi da cellule.