Benvenuti su un altro articolo firmato Dentista Low Cost! Dopo avervi presentato un approfondimento sul costo di una dentiera, eccoci oggi con un nuovo tema che speriamo susciterà il vostro interesse.

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Grazie all'utilizzo di una protesi dentale, un manufatto ortodontico creato in laboratorio, si ha la possibilità di risolvere i propri problemi legati alla masticazione e alla fonazione dovuti alla mancanza di uno o più denti naturali che possono essere persi per svariate ragioni.

Rimediare ai problemi estetici dentali

Oltre ai problemi legati a questioni meccaniche e di salute, le protesi ortodontiche permettono di ovviare anche a problemi estetici e quindi donano nuovamente il sorriso perso. Di solito il materiale utilizzato è la porcellana, che viene sicuramente preferita in virtù della sua durezza e delle sue peculiarità estetiche.

Tipologie di protesi dentali

Possono essere suddivise in due categorie principali: quelle fisse e quelle mobili; l'uso di una tipologia o dell'altra dipende sostanzialmente dalla decisione del medico, anche in base alla situazione in cui si trova il paziente. Esistono anche quelle flessibili ed elastiche che donano un senso maggiore di leggerezza.

Protesi fisse economiche

Questa tipologia di impianti viene utilizzata per ricostruire denti danneggiati o mancanti grazie all'impiego di corone o capsule. Le fisse, a loro volta, si suddividono in tre tipologie:

  • di ricostruzione
  • di sostituzione
  • di fissazione

La prima serve a ricostruire le parti anatomiche del dente asportato in modo da preservarlo dalla completa distruzione. Le seconde sostituiscono completamente i denti naturali che sono caduti e le terze servono a bloccare e a distribuire nella maniera corretta le forze della masticazione.

Protesi mobili e rimovibili

Anche questa tipologia è suddivisibile in tre sotto-categorie:

  • parziale
  • totale
  • mista-scheletrica

La prima viene fermata ai denti naturali rimasti, utilizzando ganci o attacchi e viene definita scheletrato se presenta altresì una configurazione metallica che funge da sostegno. La seconda varietà invece serve a ristabilire le funzioni masticatorie, quando sono ormai a carico della mucosa e dell'osso in assenza di denti, pur rispettando l'estetica del viso e di solito si mostrano in resina acrilica. La terza ed ultima tipologia presenta una parte mobile ed una fissa che vanno a congiungere tra di loro grazie ad attacchi a scomparsa.

Come pulire le protesi dentali in silicone? Attenzione a non infiammare le gengive

Così come la dentatura "vera", anche la protesi dentale ha bisogno di essere pulita e di ricevere la corretta manutenzione: infatti, così come placca e Tartaro vanno a colpire l'apparato orale e inficiare la struttura dei denti, anche la protesi può diventare un punto di raccolta di batteri, e dunque fungere da mezzo di trasmissione di malattie del cavo orale, come parodontite, infiammazione alle mucose e via dicendo.

Se non si pulisce attentamente la dentiera c'è il rischio che i residui di cibo si depositino all'interno delle fessure così come per i denti normali, e inizino a rilasciare batteri e agenti nocivi per l'igiene orale. E' d'obbligo dunque verificare giornalmente la pulizia, individuando punti in cui compaiono dei depositi di impurità. Un altro problema può arrivare dai depositi di calcio, che possono formarsi se si tiene a mollo la protesi per molto tempo in acqua non perfettamente pura. Uno dei rimedi più naturali, in questi casi, è quello di lasciare la protesi in una soluzione di acqua e aceto.

La cura quotidiana dei propri "denti artificiali" deve comunque essere fatta con strumenti efficaci: esistono appositi spazzolini per dentiere e saponi particolari che vanno a rimuovere con molta facilità i residui di cibo ed altri fattori che ne compromettono lo stato.

Le persone che utilizzano paste adesive e fissative per la propria dentiera devono stare attenete anche a rimuovere i residui collosi non solo sulla protesi, ma anche all'interno della propria bocca. È bene dunque effettuare una serie di risciacqui a base di colluttorio.

I prodotti in commercio sono diversi, è bene dunque rivolgersi al proprio dentista di fiducia o al farmacista, per ricevere il colluttorio adeguato: a seconda del tipo di elemento base infatti, si otterranno migliori risultati; per rimuovere i batteri ed evitare l'insorgere della carie, conviene sfruttare un prodotto a base di cloro, le cui proprietà vanno proprio a sconfiggere i pericoli che possono insorgere in casi del genere.

Analizziamo i materiali con cui sono costituite le protesi: occhio al costo

immgine rappresentativa di una protesi dentale

Considerato il fatto che, una volta realizzata, la nostra protesi dentaria ci accompagnerà per il resto della vita, è opportuno conoscere le caratteristiche dei materiali e capire se nel tempo possano risultare dannose per la salute.

Da diversi anni è infatti diventata risaputa che alcuni elementi che le compongono possono risultare tossici e nocivi. Per questo motivo la ricerca si sta spingendo verso materiali per la ricostruzione dei denti privi di sostanze tossiche, come il mercurio. Questo elemento infatti, è sempre stato parte fondamentale per la realizzazione delle protesi. Ma il continuo spazzolare, l'emissione del vapore acqueo in fase di respirazione e masticazione oltre al normale ciclo di usura dei materiali, portano alla dispersione di piccole particelle nel cavo orale che, ingerite o comunque depositate nell'organismo, possono concorrere ad avvelenamento.

L'obiettivo dell'ultimo decennio è dunque la realizzazione di protesi libere dai metalli e altri materiali considerati dannosi. Il materiale attualmente più idoneo è lo zirconio, un elemento molto simile al titanio, con cui venivano formate le leghe principali per realizzare a costi bassi le protesi. Si predilige dunque l'ossido di zirconio, molto meno nocivo rispetto al titanio, con il fine di realizzare le strutture più adatte per sorreggere la ceramica con cui vengono realizzati i denti di sostituzione.

Non si tratta comunque di una soluzione definitiva, perchè come tutti i metalli, anche lo zirconio rischia con il passare del tempo di giungere ad ossidazione: questo processo chimico genera un rilascio di piccole particelle che possono nel tempo portare a bruciori fastidiosi del cavo orale e altri effetti indesiderati come il classico sapore metallico, aumento della salivazione.

Se questo articolo ti ha catturato, allora siamo sicuri che potrà interessarti anche il nostro approfondimento sulla numerazione dei denti.

Autore: Dottor Carnabuci

Immagine del Dottor Carnabuci

Lo studio dentistico del Dott. Carnabuci è situato a Tor Tre Teste (Roma est), precisamente in via Francesco Tovaglieri, 387. Fondato nel 1990, vanta una lunga tradizione di eccellenza, avendo sempre puntato su professionalità, disponibilità e cortesia. Grazie a questi valori, il Dott. Carnabuci e il suo team hanno saputo costruire una solida reputazione.